Gilda Contemporary Art presenta la mostra personale di Roberto Ghezzi “The Book_ Flumina + The Greenland project”.
La mostra raccoglie una selezione di opere degli ultimi due progetti andati in visione a Milano oltre ad alcuni inediti appartenenti al medesimo ambito di ricerca; i progetti sono nati dalla collaborazione con la galleria ma in particolare dalla condivisione intellettuale e progettuale con la direttrice artistica Cristina Gilda Artese.
Il titolo fa riferimento alla pubblicazione edizioni arsprima uscita a gennaio 2024 proprio per raccogliere il materiale documentario delle mostre The Greenland Project tenutasi in galleria tra marzo e aprile del 2023 e la mostra personale FLUMINA che ha avuto come scenario l’Acquario Civico di Milano tra dicembre 2023 e gennaio 2024.
Raccogliere il materiale in un unico volume, selezionare le immagini, sia delle opere e delle installazioni, sia dei siti e del processo, hanno rappresentato un importante momento di riflessione sul lavoro fatto, che ha dato un senso alla ricerca dell’artista ma anche alla collaborazione ed al legame creato con la galleria.
Come spesso accade, “scrivere un libro” è stato attività pratica ma anche simbolica e strumento fondamentale per valutare il percorso tracciato.
La mostra si sviluppa pertanto nei due ambienti della galleria presentando nella prima sala una serie di cianotipie, di disegni e di opere a tecnica mista appartenenti alla mostra The Greenland Project.
Le opere sono state realizzate nell’ambito di una residenza d’artista tenutasi nel mese di giugno 2022 in Groenlandia. Qui Roberto Ghezzi, ospite a Tasiilaq per un mese presso la Red House di Robert Peroni, si occupò del fenomeno della Chlamydomonas Nivalis, un’alga che, riducendo l’albedo del ghiaccio a causa del colore rosso che la caratterizza, ne favorisce lo scioglimento. Mediante l’utilizzo della cianotipia, un’antica tecnica fotografica che prevede l’uso di carte foto sensibilizzate, è riuscito a catturare il rapido mutamento dello spessore del ghiaccio, ponendo a confronto sia aree con presenza dell’alga rossa sia zone di ghiaccio non ancora invase, ottenendo risultati sorprendenti sia da un punto di vista estetico che scientifico. Il progetto venne infatti realizzato in collaborazione con ricercatori dell’Istituto di Scienze Polari del CNR che hanno potuto riconoscere nelle stampe di Ghezzi delle vere e proprie radiografie, originali testimoni dello stato di salute del tesoro bianco dell’Artico. The Greenland Project è stato realizzato grazie al contributo della antica Cartiera Magnani di Pescia, che ha fornito all’artista carte fatte a mano per la realizzazione delle opere. L’intera residenza artistica è stata ad impatto neutro grazie al contributo di Phoresta Ets che ha calcolato e poi compensato mediante la piantumazione di alberi tutte le emissioni di CO2 del progetto.
Nella seconda sala sono esposte opere appartenenti alla mostra Flumina oltre ad alcuni inediti che non erano stati esposti all’Acquario Civico di Milano e che si sono ritenuti più interessanti per un’esposizione in galleria, dove è allestita una grande e suggestive quadreria.
In particolare, si tratta di Naturografie©, oltre a progetti ed opere a tecnica mista.
Per Naturografie© si intendono opere realizzate a “quattro mani dall’artista e dalla Natura”. Il nome stesso venne coniato da Ghezzi vent’anni orsono e si riferisce al fatto che la Natura “disegna” e “si imprime” sulla tela che l’artista le mette a disposizione.
Per FLUMINA Roberto Ghezzi creò Naturografie d’acqua in due punti caratteristici del Parco Adda Nord: La palude di Brivio e L’oasi Le Foppe Wwf.
La Palude Brivio, ansa paludosa creata dal fiume Adda a valle del lago di Olginate, è un Sito di Interesse Comunitario che si estende per 302 ettari. In gran parte inaccessibile, è circondata da alte rupi calcaree a strapiombo ricoperte da boschi termofili e ospita alcune specie rare di orchidee, oltre a una fra le poche popolazioni di tartaruga palustre dell’alta pianura lombarda.
L’Oasi Le Foppe Wwf, anch’essa Sito di Interesse Comunitario, si estende su un’area di 11 ettari nella campagna a ovest di Trezzo sull’Adda. Le Foppe, buche create un tempo per l’estrazione dell’argilla, oggi sono stagni artificiali e ospitano una ricca biodiversità.
Il progetto di FLUMINA ebbe inizio nel marzo 2023, quando Ghezzi installò le tele all’interno in diversi punti d’acqua della Palude Brivio e delle Foppe. Ogni fase creativa è stata monitorata e documentata dall’artista tramite video e foto, fino alla fase finale avvenuta a settembre 2023.
In occasione della mostra, in sala 1 della galleria, è esposto un importante pezzo del designer Ernesto Cesario, un grande dining table, realizzato sotto il brand Chendu e che sposa creatività ed innovazione con la filosofia di un’economia sostenibile, tematiche care alla galleria quanto all’artista protagonista della mostra.