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Nel precedente numero di Phorestanews avevamo parlato di un sito (della National Academies of Science Engineering Medicine) che analizza il Climate Change sotto tutti i punti di vista.
Un documento molto complesso e ponderoso in cui è facile perdersi perché il fenomeno è estremamente sfaccettato. Per chiarezza il corpo del testo è allora stato suddiviso in quattro capitoli. Spieghiamoli brevemente. Il primo ha come titolo’ la comprensione del sistema climatico’ (Understanding the Climate System). In questa parte si osserva che il clima della Terra sta cambiando e che le attività umane contribuiscono in modo determinante a tale cambiamento. Ci sono prove e rilevazione di tutto ciò? Ormai in abbondanza: dalla diminuzione del ghiaccio marino artico, alla riduzione del manto nevoso nell’emisfero settentrionale fino all’aumento del livello medio dei mari. E passiamo al secondo punto: come valutare e adattarsi agli impatti climatici? Qui la risposta è più difficile perché i cambiamenti nel riscaldamento e nelle precipitazioni stanno alterando i cicli di vita di molte specie animali e vegetali. In più i cambiamenti bruschi – definiti punti di svolta – potrebbero essere già in corso. Allora una possibile soluzione potrebbe essere quella indicata nel punto tre: ‘Limitare i futuri cambiamenti climatici’. Sembrerebbe ci sia una sola via d’uscita: adottare misure per ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas effetto serra. Per entrare nel pratico: l’energia potrebbe essere utilizzata in modo più efficiente passando a carburanti che producano meno gas serra e catturando le emissioni prima che entrino nell’atmosfera. Quali sono queste fonti di energia pulita? Le conosciamo: il solare, l’eolico, il geotermico e l’idroelettrico. Infine un quinto punto che per noi è estremamente importate: informare la gente circa le decisioni climatiche. Occorre capire le esigenze e le necessità delle singole persone e coinvolgerle nelle scelte che vengono prese in relazione al clima. Quest’ultimo punto è alla base della mission di Phorestanews. Ognuno dei quattro punti indicati è suscettibile di ulteriori approfondimenti. Forse la battaglia è ancora agli inizi. Ma si potrebbe anzi si dovrebbe vincerla, con l’aiuto di tutti. Certo quello della NASEM è già uno strumento molto utile.