È solo dal 2017 che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York ha unanimemente adottato la risoluzione che ha stabilito che il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api. Api come impollinatrici e come produttrici di mieli, oltre 20.000 specie nel mondo e le api mellifere raccolgono nettare da quattro milioni di fiori per fare un chilo di miele.
In Italia, ci dice l’Osservatorio Miele, ci sono circa 75mila fra apicoltrici e apicoltori, si contano almeno 1.595.589 di alveari e si producono più di 60 differenti tipi di mieli.
A livello internazionale è stato scelto il 20 maggio sia perché è nel pieno della primavera e dovrebbe essere, cambiamenti climatici permettendo, il periodo in cui le api bottinano di più sui fiori almeno nell’emisfero boreale; sia perché in quella data nasce nel 1734 lo sloveno Anton Jansa (1734-1773), pioniere delle tecniche apistiche nell’impero austro-ungarico.
Fra gli obiettivi della giornata, attirare l’attenzione della popolazione mondiale e dei decisori politici su quanto sia fondamentale proteggere questi insetti, ricordare che la vita della nostra specie dipende da loro e dagli insetti impollinatori, far capire che le api sono le sentinelle della biodiversità e degli ecosistemi, tutelarle rientra anche nei target di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Nel frattempo, due consigli utili per chiunque: acquista miele e altri prodotti dell’alveare da chi alleva api vicino a te o da marchi certificati e a maggio lascia che il prato del tuo giardino cresca anche con fiori selvatici che fanno bene alle api e agli altri impollinatori. Per il prato all’inglese rimanda al mese dopo.