Nona puntata dell’illustrazione del documento ‘Cambiamento climatico. Evidenza e cause’. Ricordiamo che si tratta di una ricerca condotta da due importanti enti internazionali: The Royal Society e la US National Academy of Science.
Nella ricerca sono affrontate le 20 principali domande sulla questione climatica che vengono formulate sulla questione ‘Climate Change’.
Il tasso di riscaldamento del nostro Pianeta varia da un decennio all’altro? Sì, così come varia anche di anno in anno e da luogo a luogo.
Queste variazioni a breve termine sono per lo più dovute a cause naturali, e non contraddicono la tesi che la tendenza al riscaldamento a lungo termine sia dovuta principalmente ai cambiamenti indotti dall’umanità nei livelli atmosfericidi CO2 e di altri gas a effetto serra.
Ad esempio, nonostante la CO2 stia aumentando costantemente nell’atmosfera, le grandi eruzioni vulcaniche aumentano il numero di piccole particelle nella stratosfera che riflettono la luce solare, portando a un raffreddamento superficiale a breve termine che dura in genere da due a tre anni, seguito da un lento recupero.
Ma anche le acque, nella circolazione e miscelazione oceanica variano su molte scale temporali, causando a loro volta variazioni nelle temperature della superficie del mare e cambiamenti nella velocità con cui il calore viene trasportato a profondità maggiori.
E di decennio in decennio il riscaldamento globale del pianeta può anche essere influenzato da fattori umani diversi: dalle emissioni delle centrali elettriche, a carbone o da altre fonti di inquinamento, dai gas serra e dagli aerosol (particelle sospese nell’aria che possono avere effetti sia di riscaldamento che di raffreddamento).
Per questo motivo le proiezioni sul cambiamento climatico sono studiate utilizzando modelli climatici differenti che possono spiegare i diversi tipi di variazioni climatiche e le loro interazioni.
La questione climatica è un tema che richiede un approccio multidisciplinare.
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