Conoscete il sesamo? Per chi non lo sapesse il sesamo è una pianta erbacea della famiglia delle Pedaliaceae originaria dell’India e dell’Africa. I semi di Sesamo sono utilizzati soprattutto in medicina per l’alto contenuto di minerali e anche in cucina. In particolare l’Etiopia è tra i principali produttori di sesamo a livello mondiale e fa campare 350 mila famiglie etiopi. E dopo il caffè il sesamo è la seconda voce di esportazione dall’Etiopia per tutto il mondo. Il Paese però è molto povero e si potrebbe fare di più.
Ci ha pensato il progetto Benefit-SBN – raccontato dal WUR – che si ripromette di migliorare i risultati della coltivazione del sesamo nella convinzione che questo innalzerà il livello di vita della popolazione locale. Lo strumento per far sviluppare queste coltivazioni è di diffondere la ‘cultura’ attraverso delle lezioni dedicate
agli operatori del settore. Il vicedirettore di Benefit-SBN Anteneh Mekuria Tesfaye ci parla di queste lezioni ‘mirate’.
Gli argomenti, oltre la coltivazione del sesamo
Gli argomenti affrontati vanno dall’alfabetizzazione finanziaria degli agricoltori alle buone pratiche agricole ma anche alla commercializzazione alla rotazione delle diverse culture fino ai sistemi di gestione delle informazioni. In pratica si cerca di far diventare le fattorie delle vere e proprie aziende. Le decisioni non vengono più prese a caso ma ponderate in base a dati e informazioni raccolte con sistemi moderni.
Ma c’è di più: è stato anche introdotto il concetto del marketing cioè lo studio del mercato seppure in un’ottica cooperativa. Racconta sempre Tesfaye che Benefit-SBN ha coinvolto gli agricoltori in una modalità di condivisione del rischio cioè un fondo di garanzia che riunisce banche commerciali e sindacati cooperativi. I sindacati ricevono dei crediti per le cooperative selezionate che a loro volta concedono prestiti ai membri.
Usi del prestito
Gli agricoltori useranno il prestito per le fasi finali della stagione di produzione come il secondo e il terzo diserbo, la raccolta e la trebbiatura. In seguito gli agricoltori rimborsano il prestito ma non in denaro bensì in semi di sesamo. Segue una fase in cui vengono svolte delle attività di marketing quelle cioè che prevedono lo studio del mercato per far corrispondere le produzioni alle effettive richieste dei clienti. Il tasso del rimborso finora è stato del 100% segno che queste nuove moderne procedure sono state capite e assimilate. In pratica le varie componenti dei kebele (NDR – quartieri delle varie zone dell’Etiopia) e cioè agricoltori, sindacati, cooperative ma anche amministratori e istituti finanziari si abituano a lavorare assieme per favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese. E’ un’operazione che si sviluppa gradualmente, dal basso e quindi assicura una crescita sicura e armoniosa.
Problema
Uno dei più grandi problemi è l’accesso degli agricoltori ai finanziamenti per acquisire mezzi di produzione come sementi, fertilizzanti e macchinari come le piantatrici di filari. Per ovviare a questo inconveniente Benefit-SBN ha istituito un nuovo strumento il Kebele Angro-Economic.Planning (KAEP). Per far conoscere e adottare questo piano hanno istituito anche in questo caso dei corsi appositi. Forse ci vorrà del tempo ma la cultura – quando i fini sono giusti e realizzabili – farà sì che i risultati arriveranno.